A Villa Lovaria l'amore secondo Woody Allen, Neruda ed Eusebio Stella

In 50 minuti, tutto quello che c'è da sapere sull'Amore, con la maiuscola, ovvero Infatuazione, Passione, Abbandono. Fino all’Amore Totale, l’Amore Immortale. Un cammino fatto di continue incursioni per riscoprire gioielli noti o dimenticati della letteratura e del cinema. Così, in un percorso denso di suggestioni, di palpiti, di silenzi necessari, di intuizioni, si svolge “Amor story”, un delicato monologo dell'attore e regista Giorgio Monte andato in scena in una cornice bellissima, la villa Lovaria a Pavia di Udine, in una serata estiva proposta dalla sezione “Incontri” della rassegna “Aspettando... La Notte dei lettori”, presentata dall'assessore comunale Elena Fabbro. Per narrare l'Infatuazione, Monte è partito dal film di Woody Allen “Hannah e le sue sorelle”, un cui capitolo si intitola “Nessuno, neanche la pioggia ha così piccole mani”, tratto da una poesia di E.E. Cummings. E poi ecco il “Romeo+Juliet” del regista australiano Baz Luhrmann con la scena del primo incontro fra i due innamoratini e un inatteso Sonetto di Shakespeare. Poi a villa Lovaria viene evocato “Il Postino” di Massimo Troisi con le parole di “Nuda sei semplice” di Pablo Neruda, il poeta che insegnò al postino di Capri il significato della metafora per catturare l'attenzione di una donna. A raccontare la passione ci pensa ancora Eusebio Stella, notaio e poeta friulano del 1600 che scrive nella lingua materna per fotogrammi, con empito e senza freni. E alla fine non potevano mancare loro, Paolo e Francesca, di fronte ai quali anche lo sguardo cupo di Dante si intenerisce nel Canto V, lasciando la dolce parola a lei: “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: / quel giorno più non vi leggemmo avante”.