Pagnacco rivive l'epopea friulana del "prefetto di ferro"

Si sentiva in totale sintonia con i friulani il “prefetto di ferro”, l'uomo che aveva sferrato colpi durissimi alla mafia, venendo poi trasferito al Nord e allontanato dalla Sicilia in quanto scomodo e indigesto a troppi esponenti del regime fascista. Storia interessante ed emblematica, oltre che ormai poco conosciuta, quella di Cesare Primo Mori (morto nel 1942 a Udine), che merita di essere scoperta e riletta, come si può fare sfogliando le pagine del libro “Lo Stato nello Stato”, scritto da Stefano Felcher e Paolo Strazzolini ed edito da Aviani&Aviani, protagonista nel terzo incontro proposto da “Aspettando... La Notte dei lettori”, rassegna organizzata dal Comune di Udine in collaborazione con il Sistema Bibliotecario del Friuli. Il volume è stato presentato a Pagnacco, luogo centrale nelle vicende friulane di Mori, avendo qui abitato per dieci anni in una villa che ne porta ancora il nome e che presto diverrà sede del municipio. A sottolineare l'importanza del prefetto per il Comune sono stati la vicesindaco Laura Sandruvi e l'assessore Adriano Pugnale. Il professor Strazzolini ha poi narrato, con l'ausilio di tante immagini d'epoca, la vita di Cesare Mori, efficace funzionario dello Stato in Sicilia e successivamente artefice delle grandi opere che negli anni Trenta bonificarono ampi pezzi di Friuli.