Terre di confine e promesse fatte alla Luna nel recital di Mattiuzza

Gli Sbaiz sono una famiglia di origine slovena nata con la carestia e cresciuta con due guerre mondiali dentro casa. Da Caporetto allo sbarco in Sicilia, la loro storia narra la tragedia vista dalle ultime file dell'esercito, quella combattuta da povera gente, partita per il fronte con nient’altro che scarpe sfondate e una divisa ogni giorno più larga. Tin ha due figli, soldati anche loro: Giovanni e Tinàz, “sbandati in mezzo a un esercito in fuga che sprizza fumo e bestemmie”. E poi ci sono le donne, le mogli e le madri che hanno donato alla patria tutto ciò che potevano, il sangue del loro sangue, e non hanno ottenuto niente in cambio... Sono immagini e scenari delle nostre terre che vivono sul confine della storia e di tutto. Personaggi che appaiono nella vicenda corale narrata da Maurizio Mattiuzza nel romanzo “La Malaluna”, diventato un recital proposto come evento speciale di chiusura per “La Notte dei lettori 2021”. Mattiuzza, conversando con Paolo Patui, ha dapprima esplorato gli aspetti profondi di una saga di vinti disegnata nelle nostre valli, e poi l'ha trasformato in materia spettacolare tra lettura e note con l'attrice Carlotta Del Bianco, i musicisti Jacopo Casadio e Davide Sciacchitano, la cantante Margherita Trusgnach e l'ottetto vocale sloveno Barski Oktet.

Così, nel cuore della notte, tra tante nuove promesse alla Luna, è calato il sipario del Festival numero otto, che fino all'ultimo ha cercato di coinvolgere e far riflettere.